CONFRATERNITA DEL SACRO CUORE DI GESU'

(Fondata nel 1839) .

INSEGNA - Asta in ferro recante sulla sommità uno stemma ovale con al centro un cuore sormontato da tre croci.
SEDE - Chiesa di Santa Maria del Popolo.
ABITO CONFRATERNALE - Il vestiario del confrate è composto da: camice bianco, visiera bianca, mantella di colore rosso amaranto di pregiato tessuto damascato, recante a sinistra l' effige del Sacro Cuore di Gesù dipinto a mano, pettina di colore rosso amaranto, cingolo intrecciato bianco e rosso, guanti bianchi, corona in vimini intrecciata, pantaloni calze e scarpe nere; originariamente il camice dei confrati aveva la coda .
Il vestiario del confrate portatore è invece composto da: camice bianco, visiera bianca, pettina rosso amaranto con al centro l'effige del Sacro Cuore di Gesù dipinto a mano, pantaloni calze e scarpe nere.
STORIA - La Confraternita del Sacro Cuore di Gesù fu fondata dal Signor Calcedonio Termine nel 1839 nella Chiesa di S. Paolino dei Frati Cappuccini; nella parte occidentale della zona monte di Enna, la Confraternita riuniva le categorie dei Minatori e Zolfatai.
Alterne vicende si sono succedute dal 1839 ad oggi; intorno al 1851 morì prematuramente il fondatore e le redini della confraternita passarono ai figli Giovanni e Melchiorre i quali, dopo anni di peripezie e con il rischio di scioglimento della stessa, il 5 Giugno del 1898 fecero approvare lo "Statuto e Regolamento della Congregazione del Santissimo Cuore di Gesù in Castrogiovanni nella Chiesa dei Padri Cappuccini", dal Vescovo Diocesano Mons. Mariano Palermo.
La prima Statua del Sacro Cuore fu acquistata e donata alla Confraternita dal confratello Giovanni Termine; la Statua, in cartone romano, fu realizzataca Napoli e non se ne sconosce la data di fabbricazione. Attualmente si trova in buone condizioni nei locali attuali della Confraternita.
Una nuova statua fu fatta fare nel 1897 dallo scultore Vincenzo Piscitello, in legno massiccio e alta circa due metri.
Dello stesso anno il fercolo "Vara" che recentemente restaurato, ha confermato la data di costruzione e la firma dell' artista che la fabbricò "Sebastiano Sberna fecit 1897" Ebanista Ennese.
La Chiesa dei Cappuccini costituì la sede della Confraternita sino al 1942, anno in cui nel convento fu istituito il ricovero di mendicità ; da allora la Confraternita fu soggetta a continui spostamenti.
Dal mese di aprile del 1942 al mese di giugno 1945 ebbe come sede la chiesa di S. Chiara, ma anche questa dovette abbandonarla perchè questa fu scelta e trasformata in Sacrario dei Caduti in guerra.
Nello stesso anno il Consiglio di Amministrazione della Confraternita, accettò la richiesta fatta dal Sac. Paolo Marasà Rettore della chiesa di S. Maria del Popolo.
La Confraternita rimase a S. Maria del Popolo fino al 22 Gennaio 1978, allorchè dovette abbandonarla perchè fu dichiarata inagibile dai Vigili del Fuoco e dal Genio Civile, causa danni subiti dopo un violento temporale che lesionò una parte del tetto, facendolo crollare.
Nel marzo dello stesso anno chiese asilo al Parroco della chiesa di S. Cataldo, Mons. Paolo Cammarata il quale con gioia accolse la Confraternita e ne divenne assistente spirituale.
Il 27 Gennaio 1985 fu approvato il secondo Statuto della Confraternita e sempre nel 1985 fu redatto il progetto di restauro della chiesa di S. Maria del Popolo; nel gennaio del 1986 iniziarono i lavori di restauro e il 27 Marzo 1991 la Chiesa fu riconsegnata alla Confraternita.
Il 7 Giugno 2007 viene fatto approvare il nuovo statuto della Confraternita, secondo le nuove direttive della C.E.I., dal Vescovo Diocesano Mons. Michele Pennisi.
La Confraternita del Sacro Cuore di Gesù fa parte del Collegio delle Confraternite Ennesi, partecipa attivamente ai Riti della Settimana Santa e all' Ora di adorazione il Mercoledì Santo. Inoltre festeggia l' ultima domenica di Giugno, il Sacro Cuore di Gesù, portandone con solennità in processione la Sacra Immagine.
Anticamente la festa del Sacro Cuore si festeggiava nella chiesa dei Cappuccini ma, con decreto vescovile datato 24 Aprile 1900, fu spostata alla I^ domenica successiva alla chiusura della festa patronale.
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- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, tratto dal sito della Confraternita del Sacro Cuore di Gesù.
- Foto a cura di Massimiliano Canale.